Viabilità crotonese: divisi come guelfi e ghibellini.
Mentre si litiga sul nulla e senza una visione unitaria, il Territorio muore.
A Crotone, in ogni dibattito, si rischia una contrapposizione che può sfociare in serie rivalità da richiamare quelle tra “Guelfi e Ghibellini”. Prevalgono sempre due o più fazioni, ma la divisione è anche fra le stesse fazioni, che non sono soltanto sulla base del bene comune, ma spesso basati su sterili e pretestuosi motivi ideologici che influenzano seriamente le sorti della città. Il territorio Jonico, ancora di più quello crotonese, è stato messo ai margini e isolato dal resto del mondo, dovuto alle inadeguate infrastrutture, una strada statale 106 pericolosa, una ferrovia utilizzata solo per le littorine di un tempo, un aeroporto a continuo rischio chiusura, un porto inutilizzabile. Le gravi politiche locali degli ultimi decenni hanno condannato la città a un totale isolamento e arretratezza, causa anche dei tanti mali che l’affliggono dal punto di vista socio-culturale.
Nonostante tutto siamo sempre divisi, distanti e si è impossibilitati di portare avanti un progetto.Sulla viabilità oggi, a Crotone, nasce un’altra insinuazione, che serpeggia su tutti i tavoli di conferenze: da che parte andare? Verso Corigliano – Rossano o verso Catanzaro? Una questione che sta diventando ridicola e preoccupante, che schiaccerà ogni speranza per lo sviluppo, ancor di più oggi che è stato approvato il programma straordinario Next Generation EU(Ngeu), noto come Recovery Fund; il fondo speciale, volto a finanziare la ripresa economica nei prossimi anni con l’emissione di titoli europei, servirà a sostenere progetti e riforme strutturali stabilite da piani di riforme e investimenti. Peccato, però, che dalla fascia jonica non sono stati presentati neanche i progetti, rischiando di perdere veramente l’ultima possibilità di sviluppo. Potremmo ancora affrettarci, visto che c’è qualche mese per presentare il nostro Recovey Plan alla Commissione Europea che potrà essere discusso entro il mese di Giugno2021: ma saremo in grado? O continueremo a dividerci ?
Potremmo sostenere la realizzazione del megalotto 9, che parte dell’Aeroporto Sant’Anna fino a Mandatoriccio, così accontenterebbe i signori che guardano a nord da Crotone, ma gli stessi, in questi giorni fanno “ ferro e fuoco “ contro chi vuole anche la realizzazione della variante del megalotto 6 che parte da Simeri Crichi alla località Passovechio. Purtroppo i pregiudizi sono tanti, e non dovrebbero esistere, poiché le due opere non si contrastano; la prima potrebbe essere finanziata con i recovery fund, la seconda, invece, che raggiunge il percorso da sola, sarà finanziata con la programmazione fondi CEE 2021-2027.La Giunta regionale negli ultimi giorni ha concesso il parere di compatibilità finanziaria sulla proposta di Delibera per la progettazione della variante.
Certo, quest’ultima può essere condivisa o meno, ma di sicuro l’infrastruttura è totalmente conciliabile e condivisibile con il megalotto Sant’Anna – Mandatoriccio.Crotone e il suo territorio possono ammodernarsi solo se si aprirà a Nord e a Sud, altrimenti faremo la fine di questi ultimi anni, messi in un angolino sotto l’egemonia di Catanzaro da una parte e quella di Cosenza dall’altra. Ora ci vuole solo unità , ogni politico locale, provinciale regionale e del Parlamento *dovrà* avere una visione seria eunitaria per lo sviluppo di una area Vasta del versante Jonico. Ora o mai più.
Iginio Pingitore