Basta con il Tirreno-centrismo! È ora di dare allo Jonio ciò che gli spetta
Investire in una rete che colleghi la costa jonica al resto d’Italia
Per decenni, la Calabria ha vissuto sotto l’ombra di una disparità infrastrutturale ingiustificabile, che ha visto il Tirreno crescere e prosperare a discapito della costa jonica, abbandonata a se stessa. L’alta velocità, ora in discussione, potrebbe finalmente rimediare a questa vergogna storica, ma ancora una volta sembra che si voglia concentrare tutto sulle aree interne e tirreniche. È ora di smetterla! Lo Jonio non può continuare a essere marginalizzato.
Chi non ricorda il peccato originario dell’autostrada SA-RC? Inizialmente progettata per seguire la costa jonica, venne furtivamente strappata a beneficio del Tirreno e delle aree interne, condannando lo Jonio a un isolamento che perdura ancora oggi. È scandaloso come, decenni dopo, questa ferita non sia stata ancora sanata. E non si parla solo di autostrade: la tratta ferroviaria tirrenica, da anni potenziata con doppio binario ed elettrificazione, contrasta impietosamente con quella jonica, che solo ora, con colpevole ritardo, vede l’inizio dei lavori di elettrificazione, a binario unico.
E l’aeroporto di Lamezia? Certamente un’infrastruttura strategica per la Calabria, ma posizionato in maniera tale da avvantaggiare principalmente il turismo sulla costa tirrenica, in particolare a Tropea, a pochi passi dall’autostrada. Questo avviene mentre lo Jonio, con le sue risorse, le sue spiagge e le sue potenzialità turistiche, resta quasi privo di collegamenti adeguati, senza un aeroporto competitivo e senza infrastrutture che ne possano sostenere lo sviluppo.
Ora si parla di alta velocità. E indovinate? Ancora una volta il Tirreno farà man bassa, con la linea ad alta velocità che promette di passare lungo il solito asse tirrenico, ignorando lo Jonio. Questa è la visione di sviluppo che i politici hanno per la nostra terra? È tempo di dire basta a questa concezione tirrenocentrica.
La vera sfida è quella di guardare oltre, di investire in una rete che colleghi finalmente la costa jonica al resto d’Italia, passando per un asse che includa Salerno-Potenza-Metaponto-Sibari-Crotone-Reggio Calabria. È un percorso logico, strategico e, a differenza della complessa orografia tirrenica, anche più economico da realizzare, visto le zone prevalentemente pianeggianti.
I cittadini dello Jonio sono forse figli di nessuno? È possibile che debbano continuare a pagare il prezzo di politiche miopi e di un’attenzione esclusiva verso il Tirreno? È arrivato il momento di cambiare rotta, di mettere fine a questo squilibrio e di dare allo Jonio le infrastrutture che merita. Lo sviluppo della Calabria passa dalla capacità di collegare tutte le sue aree, non solo quelle privilegiate dal passato. Finiamola con i favoritismi e guardiamo alla vera crescita, quella che include anche lo Jonio. Questa non è una lotta tra territori, ma semplicemente pari dignità.
Matteo Lauria