Crotone e Taranto. Hera Ora!
Un’opportunità unica per l’area jonica.
Nei giorni scorsi il sottosegretario per il Sud, Dalia Nesci, ha incontrato i presidenti delle camere di Commercio di Crotone, Alfio Pugliese, e di Taranto, Gianfranco Chiarelli.
Tema dell’incontro le bonifiche dei territori inquinati di Crotone e di Taranto. Una priorità assoluta per il governo. E aggiungo io una priorità assoluta per le popolazioni crotonese e tarantina. Per mitigare i rischi ai danni della salute delle popolazioni che da anni sono costretti a vivere in territori degradati e fortemente inquinati pur senza dimenticare il riuso e il riutilizzo di importanti e strategiche aree industriali dismesse (i cosiddetti vuoti urbani) ai fini produttivi e di sviluppo.
Un punto di svolta decisivo l’incontro avvenuto nei giorni scorsi per procedere con celerità “alle bonifiche dei Siti di Interesse Nazionale di Crotone-Cassano-Cerchiara e Taranto e alla nomina del Commissario straordinario”, come più volte ribadito dalla Nesci che, tra l’altro, non ha perso l’occasione di rimarcare la necessità improrogabile e impellente di utilizzare le risorse già a disposizione.
Risorse che potrebbero fungere da leva per aggiungere e intercettare ulteriori finanziamenti del PNRR e per realizzare, assieme al Ministero del Sud e al Mite, opere infrastrutturali ormai indispensabili per rilanciare due città e due territori accomunati da tre millenni dallo stesso destino. E, in prospettiva, dallo stesso futuro.
“Opere di ripristino ambientale, interventi di rigenerazione urbana e la nomina del Commissario dei Siti di Interesse Nazionale di Crotone e Taranto sono di primaria importanza per il rilancio di tutta la costa Jonica ” ha affermato la sottosegretario Nesci all’unisono con i due presidenti delle Camere di Commercio”.
A mio parere lo spirito giusto per favorire la transizione ecologica delle due città che possono aspirare a diventare capofila di questa parte importantissima del PNRR la, Missione 2 Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica, per riavviare e far rinascere le due gloriose città magnograeche e l’intera fascia jonica della Riva Sud d’Europa.
Finisco questo mio intervento non senza riportare e sottolineare le parole dei due presidenti Chiarelli e Pugliese , ai quali va il merito di aver accomunato le problematiche delle due città e per aver lavorato a questo incontro :“Non si può rimandare ancora, la salute dei cittadini non può più aspettare”. Non solo non può più aspettare la salute dei cittadini ma, aggiungo io, non possono più aspettare le comunità crotonesi e tarantine da molti, troppi anni costretti, come tutte le comunità della fascia jonica da Lecce a Siracusa, a subire, da parte dei governi centrali succedutesi negli anni, ritardi e disattenzioni assurdi e inaccettabili . Il primo banco di prova, dopo quest’incontro, sarà la nomina del Commissario Straordinario che nel caso di Crotone è fondamentale non solo per le attività della bonifica ma anche per utilizzare gli oltre 70 milioni, derivanti dalla sentenza numero 2536/2012 con cui Syndial è stata condannata al pagamento della somma di 46.200.000,00 euro a titolo di risarcimento del danno ambientale residuo, per la bonifica dell’area archeologica non ricompresa nel P.O.B. e della somma di 10.000.000,00 euro per il danno all’integrità ambientale. Somme depositate presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Transizione Ecologica che dovranno servire a integrare e a rafforzare tutte le progettualità di rigenerazione urbana del tessuto urbano crotonese. Un sistema urbano ormai privo di un suo ruolo e di una sua funzione. E di una sua identità. Identità che va ripensata e riannodata ben sapendo che l’identità di un luogo, da Kroton a Crotone, che si è formata nel corso dei secoli, giunta al suo terzo millennio, è impossibile da cancellare poiché essa è scritta nel corredo genetico del territorio e, pur vivendo numerose evoluzioni e cambiamenti, finanche drastici, ne è la sua piena essenza, vivificata dall’intimo legame (nel bene e nel male) instaurato e spesso subito dalla presenza degli uomini che lo abitano. “L’identità e l’immagine del luogo che abitiamo è l’estensione dell’identità e dell’immagine di noi stessi. È una tendenza umana naturale per le persone quella di identificarsi con la propria città”. Ciò che un “luogo” deve e può fare è tentare di guadagnare un’immagine di sé migliore, né costruirla, né inventarla. “Il modo per guadagnare una migliore reputazione è sforzarsi di essere ciò che si desidera apparire”. Sarà un lavoro duro e faticoso che vedrà impegnata la nostra comunità per i prossimi decenni ma è un lavoro che va fatto a partire da oggi. E’ in gioco il nostro futuro . E’ in gioco il futuro delle generazioni a venire.
Per restare in media resta una proposta concreta e facilmente realizzabile: aprire immediatamente un tavolo per i due SIN di Crotone e di Taranto. Tavolo aperto e permanente tra Ministero del Sud, Ministero della Transizione Ecologica, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero della Salute, ENEA, CNR, ISS, Regione Calabria, Regione Puglia, Provincia di Crotone, Provincia di Taranto, Comune di Crotone, Comune di Taranto, Arcidiocesi di Crotone / Santa Severina, Arcidiocesi Metropolita di Taranto, Camera di commercio di Crotone, Camera di Commercio di Taranto, e le sigle sindacali e datoriali di Crotone e di Taranto.
Non c’è più tempo da perdere. Del resto, il tempo a disposizione di Crotone, e del suo territorio, è scaduto abbondantemente. E inutilmente.
Giovanni Lentini