Abbandono della tratta AV Praia-Tarsia: ennesimo schiaffo al diritto di mobilità dell’Arco Jonico
Le solite politiche che dimostrano quanto iniqua sia questa Regione
L’idea di un segmento di tracciato della nuova AV da Praia a Tarsia, aprendo finalmente ad una connessione veloce verso lo Jonio, sembra sia in fase d’accantonamento.
La politica centralista, continua a fare incetta di opere pubbliche ad esclusivo interesse di bottega, in barba a qualsivoglia principio di equità tra i territori.
Mi chiedo il motivo per il quale non avviare azioni di mobilitazione popolare atte a tutelare gli interessi del territorio jonico. Perché non si formano anche sullo Jonio i Comitati che difendono la tratta Praia-Tarsia, così come si sono costituiti a Paola e sul Tirreno?
Una tratta (Praia-Tarsia) che darebbe nuova linfa e progresso a quella parte della Calabria, da sempre emarginata e privata delle fondamentali infrastrutture: lo Jonio.
Nessuna politica di sviluppo, nessun investimento importante, ha mai caratterizzato l’area jonica. Da sempre, si è preferito investire lungo la dorsale tirrenica.
Faccio un appello al Presidente della regione Calabria affinché si faccia promotore della difesa della tratta Praia-Tarsia che darebbe,anche, grande opportunità e importanza a Cosenza con la costruzione di una stazione ultramoderna.
Pari appello faccio al sindaco di Tarsia e ai Sindaci dei Comuni limitrofi che trarrerrebbero dei benefici inimmaginabili da un siffatto investimento. Con la possibilità della nascita di una nuova grande città nella valle dell’esaro attorno alla nuova stazione che collegherebbe il Tirreno con lo Jonio.
Che si mobilitino, e subito, tutti i Sindaci dei Comuni della fascia jonica. Da Cassano allo Jonio, al comune di Corigliano-Rossano a quello di Crotone, ol grido dovrebbe essere unanime ed accorato.
Che si formi un Comitato unico che unisca tutti i Comuni della fascia jonica che si battono per un riconoscimento di fondamentale importanza per tutto il nostro territorio. Ambito nel quale insistono importanti realtà industriali ed agricole. Aziende che rischierebbero di morire senza linee ferroviarie ultramoderne. Infrastrutture, tra l’altro, che al nord abbondano e si sprecano.
E non vengano a dirci che la linea Praia-Tarsia costerebbe più del segmento Praia-Paola. La coesione territoriale, dovrebbe insegnare che i territori andrebbero messi tutti in condizione di concorrere sinergicamente alla crescita delle Regioni.
A cosa dovrebbero servire le finanze risparmiate dalla scelta di un itinerario esclusivamente tirrenico, piuttosto che un disegno vallivo ed equidistante da entrambe le coste? Forse a realizzare qualche altra pista da sci e qualche percorso ciclabile al nord? Con la consapevolezza di tagliare fiori per sempre dallo sviluppo l’area jonica della Calabria, condannandola alla perenne emarginazione?
È ora che l’Arco Jonico dica basta, iniziando a battersi per avere uguali servizi e opportunità degli altri ambiti della Calabria e dell’Italia.
Giuseppe Toscano