Il dimensionamento scolastico provinciale a Crotone
Un atto dovuto e, in osservanza della legge, concertato e portato avanti
Quando dei dirigenti scolastici, oggi non più presidi, che dovrebbero avere una visione generale e non particolare del mondo della scuola e della comunità e dei territori in cui operano e che, tra l’altro, almeno gran parte di loro, dirigono scuole fuori parametro rispetto alle linee guida regionali, sottodimensionate e con tassi di abbandono e di dispersione scolastica tra più alti d’Italia e con test di preparazione scolastica tra i più bassi d’Italia, parlano del dimensionamento scolastico che la provincia di Crotone sta concertando e portando aventi con tutte le istituzioni coinvolte come un atto “contra legem”, in siffatto modo più che alla legge, per loro calpestata, a me fanno pensare alla decenza e al garbo istituzionale, questi si calpestati.
Da tempo, sin dal dimensionamento scolastico di cui nel 2013 fui protagonista, nella qualità di assessore alla cultura e pubblica istruzione, assieme al presidente Zurlo, sono convinto che i dirigenti scolastici più che preoccuparsi del cosiddetto dimensionamento scolastico, dovrebbero prestare maggiore attenzione all’organizzazione e all’efficienza insomma al buon andamento delle loro scuole, diventate, il più delle volte, almeno dai dati in mio possesso, dei veri e propri progettifici.
E, soprattutto, non dovrebbero perdersi in pettegolezzi e dicerie e strumentalizzazioni di bassa lega con i quali stanno caratterizzando il loro lavoro, se non di tutti , almeno di molti di loro, con interventi a gambe tese e allarmanti sul piano dei rapporti istituzionali , presenti e futuri.
La conferenza d’ambito da loro reclamata, da quello che mi è dato sapere, è stata già pensata e calendarizzata nella scaletta dei lavori dell’ente provinciale e sarà convocata a breve perchè prevista e concordata e non certamente perchè da loro sollecitata e pretesa.
E’ bene ricordare a tutti e non solo a loro che la provincia di Crotone sentiti tutti gli attori coinvolti, e recepite, nel tempo previsto, tutte le delibere, le osservazioni e i pareri, decide liberamente e in piena autonomia e in piena legittimità, altro che “contra legem”. Senza trascurare che anche la concertazione, per come previsto dalle linee guida regionali , è già avvenuta.
Questo loro ricorrere a cavilli e speciosità e asperità e faziosità mi ricorda , e non s’offenda nessuno, un personaggio passato alla storia: quello dell’Azzecargabugli.
Non continuo ulteriormente per non aggiungere disordine al caos creato ad arte da chi , solo per difendere piccoli e miseri interessi personali, ha anteposto e sta anteponendo il particulare della propria posizione personale al generale delle altrui posizioni , quelle del personale scolastico e degli studenti e delle loro famiglie.
Auspico solo che nei prossimi giorni il clima generale, e finale, possa ritornare ad essere sereno e contraddistinto se non da apprezzamento e stima almeno da (indispensabile e necessario) rispetto e confronto.
Giovanni Lentini