Spopolamento ed abbandono dell’Arco Jonico

Spopolamento ed abbandono dell’Arco Jonico

Suffragare la mozione posta nel civico Consesso di Crotone affinché si costituisca una legge speciale per lo Jonio.

Dalle ultime dichiarazioni emerse sui media da parte del Consigliere comunale di maggioranza, nonché capogruppo consiliare di Stanchi dei Soliti, Iginio Pingitore, sulla questione relativa allo spopolamento nel territorio crotonese e sulla disparità tra il versante Jonico e tirrenico della Calabria, mi corre l’obbligo, come cittadino di questa città e più in generale della provincia di Crotone di intervenire e condividere in pieno la mozione presentata in Consiglio Comunale di Crotone. 
L’idea di ampliare il dibatto in una città dove tutto sembra spento, appare necessario di fronte a un fenomeno che non possiamo sottrarci di reagire e scuotere le coscienze, in particolare il mondo politico, ma anche dei cittadini, che vivono direttamente le problematiche.


A mio parere, ogni rappresentante delle istituzioni, prima fra tutti i Sindaci di quei Comuni e Borghi quasi deserti, devono affrontare con serietà quest’argomento. Da quanto emerge dal Consigliere comunale, lo spopolamento e l’abbandono in gran parte del territorio è da attribuirsi al mancato ammodernamento delle infrastrutture presenti e da una politica strabica che concentra tutte le risorse nel versante Tirrenico della Calabria.
È palese la disparità e la differenza di trattamento tra i cittadini calabresi, tra chi ha più strutture adeguate e chi non ne ha, tra chi ha migliori servizi e chi meno, tra chi gode una sanità più efficiente e chi costantemente perde il diritto delle primarie cure.


Le disuguaglianze e le sperequazioni sono sotto gli occhi di tutti. Non si può più far finta di niente, bisogna reagire. Ricordare ai rappresentanti delle istituzioni politiche, socioculturali, delle confederazioni di categorie che tutti abbiamo il sacrosanto dovere di restituire dignità a questo territorio.
Perseguire la strada finora intrapresa significa assistere al totale declino di questa parte della Calabria. Bisogna, pertanto, avere conoscenza e consapevolezza del preoccupante fenomeno, aprire un serio e proficuo dibattito per cercare la giusta strada per un cambiamento. 


Certamente è fondamentale l’impegno intrapreso da questo ultimo Governo Regionale nel programmare nuove infrastrutture moderne che consentiranno, certamente, di allineare la costa ionica calabrese al resto del Paese, ma la proposta di pensare ad una legge nazionale apposita per il territorio della costa ionica calabrese, così come proposta dal Consigliere Iginio Pingitore, darebbe quella spinta opportuna che potrebbe accelerare e spingere la ripresa di un’importante area di territorio che, lo ricordiamo tutti, diede alla nostra Nazione il suo attuale nome. 


D’altra parte, l’appello di qualche settimana fa, sottoscritto insieme all’amico Domenico Mazza, al Capo dello Stato, affinché facesse visita al nostro territorio andava nella stessa direzione: aprire un dialogo con il Governo nazionale per ridare dignità ad un territorio che merita rispetto.


Fabio Bruno Pisciuneri

Redazione Comitato MagnaGraecia