La Calabria del nord est, Sibarita e Crotoniate, alveo naturale dello scalo Pitagorico.
Giudizi improvvisati di Amministratori locali, sull’individuazione dei bacini aeroportuali di competenza, contribuiscono, solo, a fornire informazioni errate sulla aree, comprese o escluse, dal bacino d’utenza dell’aeroporto.
A scanso d’equivoci e date le frammentarie e poco esplicative informazioni è necessario, prioritariamente, cercare di comprendere cosa è, e come si definisce, esattamente, il bacino d’utenza di un aeroporto.
Intanto vanno identificati i presupposti geografici, ovvero, l’area di insistenza dell’aeroporto, ed entro quanti km dall’aeroporto, possono considerarsi inclusi, come ipotetici passeggeri, i cittadini abitanti delle Aree, direttamente riconducibili all’aviosuperficie di riferimento e quanto tempo possa considerarsi accettabile per raggiungere la meta.
Sinteticamente tradotta, la definizione, da si che ricadano nel bacino d’utenza dell’aeroporto di Crotone (e di qualunque altro aeroporto d’Europa), tutti gli abitanti che risiedono entro i 100 kilometri dall’aeroporto e/o entro i 90 minuti di percorrenza, utilizzando i mezzi pubblici, treni, autobus o, in alternativa, il proprio mezzo di locomozione.
Da ciò si deduce che il bacino d’utenza dell’aeroporto di Crotone può contare su circa 450mila, ipotetici, passeggeri,
compresi in tre province: Crotone, Cosenza e, marginalmente, Catanzaro.
Che sia questo il bacino d’utenza dell’aeroporto di Crotone, e non quello delineato sulla base di sensazioni personali, informazioni evidentemente inesatte, inattendibili e strumentali a qualcuno, per negare le legittime possibilità di crescita dello scalo, questo, non è sostenuto da un semplice cittadino, o un’associazione, ma da Enac, massima autorità che sovrintende l’aviazione civile in Italia, certamente non influenzata da giudizi e convinzioni personali localistiche e di parte, nel proprio ambito di competenza, consultando l’atlante degli aeroporti Italiani.
Infatti la stessa ENAC, già da molti anni, ha delimitato e disegnato geograficamente i bacini d’utenza degli aeroporti calabresi, perché devono servire proprio una determinata area. Considerando che questa è autorità unica ed attendibile, in materia di aeroporti, voli, compagnie aeree autorizzate ai voli civili, possiamo senz’altro rimandare al suo sito ufficiale, dove sono disponibili tutte le informazioni relative agli aeroporti Italiani, compreso Crotone. Ivi sono riportate le date di inizio dei voli civili, le compagnie aeree che si sono avvicendate sugli aeroporti, le notizie tecniche riguardanti l’aerostazione, i dati sul traffico passeggeri, pubblicati con cadenza mensile, annuale e storici, per gli anni più lontani nel tempo e tanto altro.
Pertanto, basterebbe studiare con un po’ di attenzione, e, soprattutto, con la voglia di sapere e conoscere l’argomento, per farsi un’idea, precisa e diretta, e non approssimativa, sull’infrastruttura più rilevante e determinante per l’economia di un ampio territorio, onde evitare magre figure.
Malgrado si tenti di negarlo , il territorio della Calabria orientale centro settentrionale, meglio identificato come Arco Jonico Magnograeco, per l’aeroporto è unico ed è essenziale e necessario per l’esistenza e lo sviluppo dell’aeroporto Jonico, e, per fortuna, lo hanno deciso lo Stato e l’Enac.
Vincenzo Calzona