La definiscono piccola Miami, ma è solo Crotone
Camminare sulla storia e non apprezzarlo.
Abbiamo un bene sotto i nostri occhi e non riusciamo ad apprezzarlo, anzi, lo denigriamo a tutti i costi e tendiamo a distruggere anche quanto di buono e positivo si riscontra. Penso che la città, per avere un cambiamento, debba cambiare in primis noi cittadini, affinchè ci renda consapevoli dei problemi che esistono e continuano a persistere.
Mi confronto spesso con i miei colleghi provenienti da altre regioni d’Italia, fra cui, dirigenti del nostro istituto bancario, che appena atterrano a Crotone si trovano a due passi al centro, che dicono: “bello, ma poco curato”.
Poi si trovano d’estate nel lungomare con tanti punti di ristoro e luoghi per meditare come lunga passerella nel mare, le palme che richiamano un po’ i paesaggi tipici americani, ovviamente in piccolo, ma siamo comunque in Italia.
Il movimento e la movida diventa il cuore pulsante della città; nello stesso tempo non mancano lungo i lidi, i tratti di luoghi tranquilli, su cui s’incontrano famiglie e amici, fidanzatini per mano che passeggiano. “E’ una piccola Miami”, dicono i miei colleghi che visitano per la prima volta città, se aggiungi, che nel breve raggio c’è: porto, aeroporto, stazione ferroviaria, insomma tutto a portata di mano. Peccato, però che tutte le strutture siano poco funzionanti.
Invito tutti alla riflessione e a intervenire propositivamente, sperando che la politica possa dare il meglio di se, altrimenti perseverare sulla scia dell’immobilismo si rischia di perdere anche quel poco di buono rimasto.
Iginio Pingitore