Jonio: nessun Presidio di Giustizia tra Taranto e Crotone
Ancora vane le possibilità di riportare un Tribunale in un luogo a cui è stato scriteriatamente scippato.
Si continua a parlare di tribunale scippato alla ex città di Rossano, oggi Corigliano Rossano e terza città della Calabria, ma si persevera nel disconoscere che un pubblico ufficio, non è assegnato dall’ampiezza della città ospitante ma dal suo comprensorio di riferimento.
Bene tenere accesi i riflettori su una vicenda che ha dell’inverosimile, avallata da uno Stato silente sulle motivazioni che hanno indotto a chiudere il presidio Sibarita, ma tutto ciò da solo non basta.
Ci si meraviglia dell’assenza dei Sindaci dell’Alto Jonio Federiciano, obliando sul fatto che l’ex circondario di Rossano non includeva comunità oltre Crati.
Vi chiederete com’è possibile che un cittadino di Rocca Imperiale, ancor prima della soppressione del Presidio Rossanese, dovesse già recarsi a Castrovillari per fruire del bisogno di legalità? Ebbene è così!
La geografia evidentemente non è mai stata il forte dei Calabresi e soprattutto degli Jonici, altrimenti pure una mente non eccelsa avrebbe capito che, in termini di distanze, l’Alto Jonio avrebbe raggiunto prima Corigliano Rossano rispetto a Castrovillari.
Si pensi che l’ex foro Rossanese era di poco superiore solo al foro Lametino (il più piccolo presente in Calabria), con l’aggravante però che Lamezia è in linea d’aria equidistante da Cosenza, Catanzaro e Vibo e Paola, pertanto il suo foro non poteva essere diverso da quello che effettivamente è. Nel caso sibarita invece, era meglio, in tempi non sospetti, lasciare che il centralismo facesse il suo sporco gioco, dilatando un foro riservato all’Esaro ed al Pollino, fino a tutto l’Alto Jonio.
Chiediamoci, piuttosto, se non sia il caso di intervenire sulla geografia, quindi sugli ambiti, dei fori giudiziari.
Chiediamoci se è normale che da Crotone a Taranto (circa 300 km) non vi sia un Tribunale. Stendiamo un velo pietoso sulle popolazioni dell’entroterra Jonico, già provate a raggiungere la linea di costa, che invece devono inerpicarsi nuovamente nelle valli per raggiungere un Presidio, immaginato solo per l’ex foro di Castrovillari e che oggi ospita un bacino di circa 250mila abitanti.
Chiediamoci se è normale che l’ambito Tirrenico e del Pollino abbia tre presidi di giustizia, parimenti all’ambito dell’Istmo e delle Serre, così come quello dello Stretto, mentre l’arco Jonico Magno Graeco, con lo stesso territorio e la stessa demografia ne abbia solo uno.
Iniziamo ad acquisire una mentalità “da territorio” rispettando gli ambiti dello stesso ed a rivendicare i diritti in nome e per conto di un’area resa larva di sé stessa dai poteri centralisti e da un gregariato locale prono al volere dei primi.
Domenico Mazza